Curriculum Olistico
- Claudia
- 10 feb 2019
- Tempo di lettura: 7 min
Aggiornamento: 14 ore fa
Curiosi di sapere "A che titolo parlo di tutto cio' dal 2019"? Eccovi un breve escursus.
Molto tempo dopo la fine delle scuole superiori ho intrapreso col mio perfezionismo impietoso gli studi presso l'Università di Psicologia di Parma e mi sono orientata nel frattempo verso un approccio alla persona che ci prende in considerazione in modo completo.
Questo si è rivelato nel tempo uno sviluppo naturale della mia ricchezza e si è manifestato solo ascoltandomi e seguendo il flusso degli eventi e degli incontri.
A 29 anni ho sperimentato l'ipnosi da un medico, qualche anno più tardi arricchita dall'intervento delle mie Guide invisibili.
Nel 2008, in seguito a una paura relativa alla mia salute, rivelatasi poi infondata ma influenzata dai metodi meccanicistici e dalle tempistiche bibliche di analisi della medicina allopatica, ipocondria benedetta col senno di poi, ho conosciuto il professor Cesare Boni, in occasione del suo seminario "Dove va l'anima dopo la morte", a Montecchio, nostro paese limitrofo. Con lui ho iniziato a meditare, fra le altre cose.
Cesare è tuttora, coi suoi filmati e i suoi libri, maestro di vita e di amore al quale sarò sempre riconoscente, così come sarò sempre grata di avere incontrato e collaborato con l'indimenticabile e dolce Kiki, sua moglie, che lo ha raggiunto oltre il Velo da pochi mesi.
In quell'anno ho conseguito anche l'attivazione del Reiki Usui di primo livello, da Enrica.
Successivamente, piano piano si sono risvegliate in me memorie di esperienze avute da bambina con i nostri fratelli di Luce galattici e ricordi assopiti del periodo prenatale che mi riconnettevano alla mia anima, che aspettava paziente ma smaniosa che l'ascoltassi e mi fidassi ciecamente del mio Se superiore.
In realtà, già la ribellione rabbiosa che ebbi ai tempi della scuola che non avevo scelto, quella dell'istituto tecnico commerciale, che mi procura ancora repulsione e ribrezzo ricordare e che ogni tanto ritrovo nei miei incubi, era il tentativo della mia anima di farmi sentire viva e di seguire la mia strada, che era anche la sua. Ancora quando passo accanto alle mie due scuole superiori non riesco nemmeno a guardarle. Questione karmica verso l'autorità che mi negò in modo nevrotico in questa e in più vite anche altri tipi di esperienza.
In quel periodo scolastico la mia anima e la mia bambina interiore si sentivano a loro agio solo quando mi interessavo alle materie umanistiche, nelle quali mi esprimevo con facilità, divertimento e passione, altrimenti ero colta da un'angoscia profonda che tanti miei compagni di classe non capivano neppure.
Non avevo difficoltà con la matematica. Era tutto ciò che riguardava i soldi che mi faceva schifo e se provavo a immaginare il mio futuro in lavori impiegatizi mi visualizzavo schiavizzata in un loculo di diversi metri quadri per la maggior parte della giornata.
Con la memoria sovrumana che mi ritrovo, che mi fa ricordare tutto ciò che chiunque mi dica, con quale tono ed espressione e anche dettagli inutili e di nessuna importanza, non è facile superarlo. Ovviamente non ricordo nulla di ciò che disse la professoressa di tecnica bancaria e commerciale, perchè mi isolavo acusticamente in modo sistematico.
Dopo avere cambiato scuola una volta terminato il primo anno, a causa di due professoresse prive di empatia, quindi che avrebbero dovuto intraprendere un altro mestiere, dalla classe seconda è arrivato il bullismo dai coetanei verso la mia sofferenza.
Per quanto riguarda le insegnanti, che hanno spinto altri miei compagni ad andarsene, se tornassi indietro mi alzerei, prenderei le mie cose, direi alle professoresse in questione, davanti a tutta la classe, che nessuno deve restare in una scuola in cui le insegnanti sono le prime a dovere imparare l'educazione e me ne andrei alla prima manifestazione di umiliazione verso chiunque da parte loro.
Un insegnante che non ha nè disciplina nè piena consapevolezza che il suo primo dovere è alimentare l'autostima degli allievi ma si lascia invece guidare dall'ignoranza del proprio narcisismo non dovrebbe fare neanche il bidello.
Ai vecchi compagni ancora inconsapevoli spero di non dovere spiegare, dopo 30 anni, che non c'è gesto più da testa di pazzo, detto in francese, perciò con la P di Parigi, di prendersela con chi è nel dolore.
Voglio altresì ricordare alle altre PAS (persone altamente sensibili) come me che oltre ai propri disagi sentono quelli di tutto il pianeta e che leggono che sebbene possa essere karma da scontare che ci tocca, per legge di azione e reazione ciò che si fa torna indietro moltiplicato e che nel momento di revisione del trapasso chi non si è pentito e vergognato in tempo capirà e sentirà su di sè le conseguenze dei propri errori, qualsiasi ruolo abbia assunto nelle nostra esistenza qui.
Tornando al racconto... Ero molto incline alla spiritualità già da bimba e con i mistici mi sentivo a casa come mi ci sento adesso.
Mi piaceva molto anche organizzare feste nel mio giardino e vi partecipavano tutte le mie coetanee della scuola elementare e media. Inventavo sempre giochi di società e da tavolo in quelle occasioni, o come si dice ora "li canalizzavo".
Queste riunioni erano dunque la versione più a misura di ragazzine degli eventi che organizzo ora.
Nel periodo della prima media, come passatempo giocavo a pallavolo oppure scrivevo e illustravo romanzi ambientati nel settecento che solo io avrei letto, tanto per fomentare prosciuttifici sugli occhi.
In seconda superiore, quando non suonavo la batteria (e l'insegnante di musica aveva voluto aggiungere la tromba come strumento del corso... va be') andavo a cercare nei mercatini autori che non facevano parte del programma scolastico, come Nietzche e Fromm. Mi distoglievano dalla noia e dalla superficialità delle comunicazioni che i mass media rivolgevano ai ragazzi. Mi rilassavo con il training autogeno.
Durante le interrogazioni agli altri di ragioneria disegnavo ritratti a matita delle fotomodelle delle riviste femmili che acquistavo.
Ricordo che nei temi scolastici mi prendevo la briga di analizzare ogni volta la psicologia dei personaggi della narrativa e degli autori, con la tendenza a fare i raggi X a tutti alla quale mi predispone anche il mio tema natale, e a volte ero talmente connessa che telepaticamente captavo, nell'intelligenza del campo, il titolo del tema che avrei scelto fra quelli che la professoressa ci avrebbe, secondo la mia chiarovisione, assegnati il giorno successivo, e mentalmente mi preparavo il discorso in brutta copia. Andava sempre bene.
Magie che chi non prova stenta a credere, ma che fanno parte della spontanea natura dell'essere umano.
Nel frattempo passai al pianoforte e alla grafologia grazie alla madre del mio migliore amico.
Sul certificato di perita (in tutti i sensi) era nel mentre comparso il consiglio di proseguire verso studi umanistici.
Dopo avere, tuttavia, ancora assecondato la mentalità della società nella quale erano vissuti i miei genitori con un'attività impiegatizia in cui mi sentivo ulteriormente un fiore che appassiva sempre più, ho finalmente lavorato come educatrice privata per il mio Comune.
Ho cercato poi e frequentato corsi di grafica pubblicitaria analogica e digitale, perchè appunto anche creare mi faceva sentire piena di vita.
Ho seguito anche un corso per diventare tecnica del web, promosso dal CIS, vale a dire per realizzare siti internet e cartoni animati, e da 25 anni realizzo in autonomia i miei manifesti, i miei video e i miei ritocchi delle foto.
Ho fatto un po' di gavetta in qualche studio grafico e per uno di questi ho ideato, in mezzo ai vari progetti, il marchio distintivo della rassegna "Restate" della mia città per quegli anni.
Non sono fatta, tuttavia, per lavorare alle dipendenze. Non mi piace ricevere ordini o qualcosa di peggio (ebbene sì, mi è capitato di subire anche il mobbing), e intraprendere la libera professione sarebbe stato comunque inevitabile, prima o poi.
Chi non vorrebbe e dovrebbe crearsi la vita a modo proprio?! E mandare a funghi chi si approfitta del proprio potere?
Nel 2017 è ricominciata la mia ricerca più approfondita, teorica e pratica, di tutto ciò che riguardasse l'invisibile, l'esoterismo e la Fede avulsa da qualsiasi religione.
Ho scoperto l'utilità spirituale di Youtube e tante persone che sapevo prima o poi avrei conosciuto.
Entusiasta per essere stata una ricevente dal 2008, appena ho avuto la notizia di una formazione in Biodinamica Cranosacrale (la disciplina derivante dalla scuola osteopatica ma meno invasiva... vedere capitolo dedicato) vicino a casa, fornita dall'A.I.Bi.C., mi sono iscritta e completarla mi ha permesso di avviare finalmente la mia attività con partita iva.
Intanto, il Master Marco Maranini ha ritenuto avessi fatto abbastanza esperienza e meritassi i simboli del secondo e ultimo livello Reiki Usui.
E' arrivato poi l'attestato dell'Angel Color Coaching certificato da Elisa Munari, che ha suggellato un'esperienza luminosa di collaborazione coi nostri fratelli maggiori, i quali mi hanno considerata degna di fiducia e mi hanno in seguito regalato esperienze straordinarie.
Si sono aggiunti, li elenco in ordine sparso, i riconoscimenti: di parapsicologia rilasciato da Slavy Gehring, quello di attivazione del corpo di Luce e di quasi tutti i corsi tenuti da Chantal Dejean, quello di radioestesia di Mirto Ferrandino, di cristalloterapia di Federico Cella, l'attivazione Light of Lemuria di Paola Puggioni, la certificazione del protocollo di Raymon Grace di Paola Setti, i passaggi delle segnature da parte di Patrizia Elena Capodicasa, che mi aveva già istruita all'uso delle bacchette magiche e iniziata ai trattamenti di René Mey nel 2015, fino ai più recenti di Attivazione della Deprogrammazione degli Autosabotaggi, concesso da Erika Zacchello, di Kinesiologia della scuola Discipline Olistiche e di Psicologia Olistica del Gruppo Esneca. Sulle pareti mostro solo quelli che mi hanno emozionata di più.
La mia necessità di ricordare e capire mi ha resa automaticamente un ponte per tutte le persone che vogliono aumentare la propria consapevolezza. Del resto è doveroso condividere. Per lo tzolkin, guarda un po', sono un'allacciatrice di mondi.
La voglia di ricordare la conoscenza della conoscenza, come la chiamava Cesare, non mi abbandonerà mai, anche se posso dichiarare, dopo tanto vagare fra fratelli che si impegnano per il Risveglio, e dopo avere rischiato molto, che centrandoci sentiamo sempre più chiara la certezza che la saggezza e il ricordo di ciò che siamo e lo svelamento della Verità sull'esistenza sono dentro di noi, quando siamo sintonizzati con la Fonte e con l'Amore.
To be continued...


